Le mille forme di soprusi
La morte è il prezzo più alto pagato dalle donne che si trovano ad avere a che fare con violenza maschile, ma non è l’unico. I soprusi, infatti, hanno molte forme e quando si manifestano per la prima volta sono spesso quasi irriconoscibili. Anche perché, nella maggior parte dei casi, il carnefice è colui che dice di amare: un marito o un fidanzato......segue....
Stalking e aggressioni verbali e psicologiche sono i primi campanelli d’allarme. Il controllo ossessivo del cellulare e delle frequentazioni segue a ruota, non meno grave di soprusi fisici o sessuali.
Forme di supremazia che affondano le radici in un patriarcato sistemico, che convince molti uomini di poter disporre come meglio credono di compagne, e non solo, che non possono contraddirli né lasciarli.
Pena la vendetta, che nel 2020 passa anche dal digitale, e da quel reveng porn, che con un click può segnare per sempre la vita di una donna.
Difficile denunciare le violenze subite
Le donne spesso faticano a rivolgersi alle forze dell’ordine per paura di ritorsioni ulteriori, perché convinte in qualche modo di meritarsi quello che subiscono, per paura di non essere credute o perché non si sentono abbastanza tutelate dalla legge.
Il passo avanti fatto dal nostro Paese con l’approvazione della legge 69/2019, ovvero il famoso Codice Rosso, infatti, non basta. Nonostante la legge rafforzi il quadro giuridico globale, a scoraggiare la denuncia è anche la non certezza della pena, la lunghezza dei processi e l’alto numero di archiviazioni di casi, spesso dovuti alle inadempienze dei tribunali e a un sistema giuridico e burocratico che, nel suo insieme, non tutela la donna e i suoi diritti.
Il numero d’emergenza è il 114, ma anche il nostro territorio ha attivato un centro di ascolto e soccorso per le donne vittime di violenza:
DONNASICURA Segreteria 24 h 0332 1785132 - Linea diurna 340 1548441
Ascolteremo la tua storia e fisseremo un appuntamento per un primo colloquio in totale anonimato.